Il cavallo è un animale intelligente, con una grande memoria, socievole e curioso.

Il cavallo moderno si discosta di molto dal suo antenato preistorico, non solo nella sua componente anatomica ma anche sotto il profilo comportamentale.

L’uomo nel corso degli anni ha cercato di cambiare o per meglio dire migliorare alcune caratteristiche del cavallo, così anche il suo comportamento è cambiato per andare a favore delle pretese dell’uomo.

Ormai è assai raro trovare davvero branchi di cavalli selvaggi, ma sono solitamente cavalli allevati allo stato brado, non in scuderia dentro un box, ma in grandi pascoli privi di predatori e con continui controlli.

L’osservazione però del comportamento di questi cavalli ci permette di capire degli atteggiamenti che per noi umani non sono comprensibili ad un primo impatto, ma che -se osservati con più attenzione- evidenziano interessanti significati comunicativi e di espressione dell’istinto del nobile animale.

In natura il cavallo è una preda, è un animale erbivoro di grandi dimensioni, la sua sopravvivenza quindi è legata a due fattori:

  • trovare cibo
  • difendersi dai predatori.

I predatori sono soliti cacciare in gruppo e attaccare prede isolate dal branco. Se il branco capisce che sta per essere attaccato si da alla fuga rimanendo compatto, in questo modo il predatore non saprà chi attaccare.

Se invece i predatori riuscissero a isolarne uno la sua sorte sarebbe segnata. Da questo si può capire perché il cavallo sia un animale che cerca di stare vicino ai suoi simili, quindi quando il cavallo cerca di stare in branco è per via dell’istinto di sopravvivenza.

Capita spesso che un cavallo da maneggio in un momento tranquillo senta un rumore e parta velocemente al galoppo così anche i cavalli vicino a lui.

Ci chiediamo la motivazione di tale comportamento, in realtà è un comportamento di difesa perchè in natura il cavallo che sente il predatore da l’allarme partendo al galoppo, il resto del branco deve scattare perché anche un attimo di esitazione potrebbe essere fatale.

L’uomo non comprende sempre i comportamenti del cavallo e spesso sbaglia il modo di approcciarsi con lui. Difatti esso è considerato dal cavallo un predatore ed è normale che ciò incuta timore al cavallo che è preda.

Bisogna sempre considerare questo in modo da capire e comportarsi di conseguenza alle azioni del cavallo per avere un rapporto equilibrato e sano.

Spesso il comportamento dei cavalli da adulti dipendono da come sono stati trattati da puledri, di fatto bisognerebbe abituarli alla presenza dell’uomo sin da subito.

Spesso è l’uomo la causa di cattivi comportamenti da adulti e molto spesso il cavallo non capisce i nostri modi di fare e finiamo per non maturare un buon rapporto avendo solo una regressione.

Bisogna prendere in considerazione sempre il suo punto di vista in modo da non creare incomprensioni.

Il rapporto con il cavallo deve essere fondato sulla fiducia, dobbiamo cercare di capire sempre cosa ci vuole comunicare, anche se non è facile.

Il cavallo essendo preda non comunica spesso attraverso segnali vocali proprio per non attirare i predatori: il mezzo di comunicazione più usato è il linguaggio del corpo e la mimica facciale alla quale dobbiamo fare molta attenzione.

Molto importanti nella comunicazione sono le orecchie che indicano le intenzioni del cavallo e le sue emozioni.

Se il cavallo ha le orecchie all’ indietro significa che è pronto ad attaccare o nel caso di un cavallo da maneggio che non è preso appieno dal lavoro che sta compiendo. Se le orecchie sono all’indietro con la testa sollevata e labbro teso dobbiamo stare attenti a non avvicinarci perché il cavallo sarebbe pronto a mordere o scalciare; se invece sono dritte significa che sta guardando qualcosa di preciso o che è preso appieno dal lavoro che sta compiendo, indicano attenzione.

Quando le orecchie sono una avanti e una dietro indicano incertezza; se un orecchio è fermo e l’altro si muove significa se sente un rumore da quel lato dell’orecchio.

Il cavallo è un animale complesso ma affascinante, forte e potente con le sue mille sfaccettature che da molto senza pretendere, difficile da capire se non con molto impego.

Il rapporto tra cavallo e uomo deve essere basato sul rispetto senza forzature ne sofferenze, rispettando la sua natura. Solo attraverso ciò si potrà arrivare a grandi risutati con grandi soddisfazioni senza inutili sofferenze.

Veronica Gagliardo
Tecnico di Equitazione Integrata® EQUITABILE®