Il nostro “collega a quattro zampe” non è soltanto uno strumento per promuovere riabilitazione ma anche un amico; riteniamo così importante parlare di un tema poco divulgato nel web, ma che riteniamo di vitale interesse: il benessere del cavallo da ippoterapia.
La sua presenza viva ed affettiva all’interno delle attività mediate lo rende così prezioso nell’ippoterapia come negli altri interventi assistiti di natura educativa o ricreativa, dove non svolge una funzione esclusivamente ginnica ma anche profondamente emotiva, empatica e sociale.
È quindi una forma di rispetto – e un’espressione di “amicizia” contraccambiata nei suoi confronti- prendesi cura di lui nel miglior modo possibile. Il benessere del cavallo da ippoterapia è importante, anche per consentirgli di svolgere al meglio il suo ruolo “terapeutico”, quando chiamato a dare il suo contributo nella riabilitazione vera e propria.
A questo proposito abbiamo preso in considerazione una soluzione già attuata in alcuni centri, specialmente esteri, che hanno particolarmente a cuore il benessere del cavallo, a prescindere dalla funzione “lavorativa” che svolge.
L’idea che prende sempre più piede anche da noi in Italia è quella del “paradise paddock”: una “filosofia” che parte dal presupposto che il cavallo, in natura, trascorre la maggior parte del proprio tempo a pascolare in luoghi aperti, spostandosi di continuo insieme ai suoi simili.
Di conseguenza considera che il benessere del cavallo non possa che passare attraverso il ricreare delle condizioni di vita il più vicine possibili a quelle che per lui sono naturali.
Sono così stati progettati e realizzati dei particolari paddock che, al posto che avere la forma usuale di un rettangolo più o meno ampio, sono caratterizzati da ampi corridoi che il cavallo è costretto a percorrere per spostarsi, per mangiare l’erba e per relazionarsi con i suoi simili.
Questo impone al cavallo di muoversi maggiormente, garantendogli una forma di attività fisica leggera ma costante anche nei momenti di riposo: in questo modo il fortunato animale può praticare una vita molto più consona e più affine a quella che avrebbe allo stato brado garantendogli conseguentemente un più alto livello di benessere.
Paradise paddock: tra benefici e reali potenzialità
Naturalmente ci sono una serie di benefici collaterali: un minor rischio di coliche dovuto all’attività fisica costante, un consumo regolare dei piedi se, ad esempio, abbiamo l’abitudine di tenere il cavallo sferrato; una condizione di vita più naturale e anche una miglior gestione della socialità tra i cavalli che possono spostarsi insieme o essere tenuti separati in circuiti diversi, qualora ce ne fosse la necessità. In questo modo il benessere del cavallo è senz’altro tenuto in considerazione e preservato.
Naturalmente il limite di questa modalità, peraltro attuata con ottimi risultati negli USA, notoriamente dotati di grandi spazi, è che è difficilmente praticabile là dove si hanno a disposizione terreni di ridotte dimensioni come nei centri ippici particolarmente a ridosso delle città…
I paradise paddock si possono realizzare anche in aree ristrette pur andando a perdere del beneficio determinato dal percorrere ampi spazi che ripropongano delle transumanze dell’animale.
Considerati pregi e fattibilità del paradise paddock, il concetto che preme ricordare e ribadire è semplicemente quanto sia importante tendere al benessere del cavallo: creandogli delle condizioni di vita il più possibile adatte e ricordando che i suoi bisogni etologici e naturali sono ben diversi da quelli umani.
E che lui, il cavallo, ci è così prezioso proprio perché è Altro – da –noi: ci è così prezioso per le sue caratteristiche intrinseche. Esaltare le differenze e renderle una fonte di arricchimento significa tutelare il non solo benessere del cavallo, ma anche la sua dignità in modo che il suo rapporto con noi, e il rapporto tra noi e il cavallo da ippoterapia in particolare, sia il più possibile positivo, costruttivo e proiettabile a lungo termine.
dott.ssa Valeria Foglino
Tecnico EQUITABILE® e Blogger Equestre
[…] ma anche un po’ di scuola, una passeggiata ecc.), un numero adeguato di ore settimanali in paddock magari in compagnia con i propri simili per consolidare le relazioni ed interagire allietando i […]