Di fronte ad una festa di compleanno o evento religioso è relativamente semplice individuare un presente per il festeggiato, ma cosa regalare ad un bambino disabile?
Non è facile trovare l’idea giusta, soprattutto perché spesso il festeggiato presenta limitazioni e caratteristiche tali da rendere difficile la scelta del dono.
La busta con denaro, un pensiero “generico” che possa essere apprezzato e nel contempo non evidenzi la disabilità del ricevente, un ausilio o prodotto a misura di una particolare esigenza o bisogno… Non è semplice individuare il pensiero giusto di fronte al quesito su cosa regalare ad un bambino disabile.
Se si ha confidenza con i genitori o parenti più prossimi alla famiglia del festeggiato è possibile confrontarsi sul dono più adatto; molto spesso, non potendo perseguire questa strada, il dubbio su cosa regalare ad un bambino disabile resta una materia di grande imbarazzo.
Avvicinamento al cavallo come idea regalo per un bambino disabile.
Prendendo spunto dai famosi cofanetti regalo che propongono le più disparate attività, può essere interessante l’ipotesi di donare una lezione (o un ciclo di più incontri) di ippoterapia qualora non si abbia idea su cosa regalare ad un bambino disabile.
Si tratta di un pensiero il più delle volte apprezzato perché inusuale, innovativo e spesso utile grazie ai benefici dell’interazione con il cavallo quando riferiti a soggetti deboli.
Ovviamente dovrà essere promosso presso un maneggio serio, con cavalli o pony adatti per indole e mole, non da ultimo sotto la supervisione di personale opportunamente formato ed esperto nello specifico campo della disabilità o bisogni speciali.
Se il festeggiato non ha mai approcciato al mondo del cavallo in modo strutturato, si ritiene che la proposta di una lezione (o ciclo di attività) di ippoterapia debba essere pensata come “avvicinamento” all’animale, con tante attività a terra finalizzate a sviluppare competenze interattive, relazionali, di terapia occupazionale “generica”, senza particolari obiettivi a medio-lungo termine, visto l’esiguo numero di incontri che genere vengono regalati.
Questo approccio, propedeutico al successivo lavoro in sella, permette di far conoscere bene il cavallo al diretto interessato, lavorare sulla sua autostima ed auto attivazione e sviluppare nuove competenze evitando la criticità-e possibili rischi formali- della salita in sella.
In genere, al quesito “cosa regalare ad un bambino disabile” e pensando all’ippoterapia, il senso del dono dovrebbe essere quello di fornire una opportunità per approcciarsi ad una nuova esperienza, uno “spot”, una proposta che potrà proseguire in forma privata dopo l’esperienza regalo, certamente in modo strutturato qualora vi siano tutte le condizioni sanitarie, burocratiche e soprattutto di apprezzamento del servizio.
Dobbiamo infatti sottolineare che vi sono delle patologie per le quali è controindicata l’attività di ippoterapia (per le attività strutturate si richiede un certificato medico e specifiche relazioni dell’inviante) e che il montare in sella ad un cavallo è un’esperienza che si costruisce nel tempo, sintesi di complicità, fiducia e conoscenza della globalità delle caratteristiche del nostro nuovo cavaliere…. azioni che necessitano di interventi coordinati e promossi in modo ragionato.
Per tutte queste ragioni è importante che l’eventuale coupon regalo venga creato “al bisogno”, secondo le diverse variabili che andranno a costruire la proposta, certamente evidenziando condizioni di erogazione del servizio chiare e definite per evitare false aspettative da parte del donante, del ricevente e soprattutto della sua famiglia.
Caso contrario è quello del donare alcune lezioni di ippoterapia ad un bambino disabile che già svolge regolari attività a cavallo: in questa circostanza si tratta di integrare nuovi incontri che si andranno ad inserire all’interno di un percorso già in essere che potrà tranquillamente prevedere la prosecuzione del programma individualizzato sui bisogni dello stesso.
Riteniamo che questi spunti di riflessione possano aver stuzzicato l’attenzione di coloro che non sanno cosa regalare ad un bambino disabile e che desiderano fare bella figura con un pensiero intelligente e certamente apprezzato.
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