Tra i tanti appassionati di cavalli e di sport equestre molti dimostrano un certo interesse verso i corsi di formazione per istruttori di equitazione al fine di diventare tecnico e lavorare in maneggio.
Trasformare una passione in lavoro non è semplice: è necessaria una grande determinazione, spirito di adattamento e –non da ultimo- una certa dose di competenza.
Nel mondo dei cavalli la naturale evoluzione da uno status di cavaliere amatoriale al grado di tecnico è rappresentata dai tanti corsi di formazione per istruttori di equitazione che vengono promossi da Enti e Federazioni sportive.
Si tratta di percorsi di formazione che partono inderogabilmente da una competenza pratica in campo equestre, spesso unita ad esperienze consolidate e certificate nel settore agonistico, non sempre supportate da competenze teoriche acquisite nei regolari percorsi di “passaggio patenti” per la partecipazione a concorsi di grado superiore.
Chi desidera lavorare con i cavalli ha una serie di opportunità e ambiti professionali da valutare ed eventualmente scegliere: in questo articolo parliamo di istruttori di equitazione anche se vi sono altre professioni in campo equestre, come il cavaliere professionista, il groom o uomo di scuderia, il maniscalco, tecnico di ippoterapia, l’accompagnatore di turismo equestre, il veterinario…
Tutti lavori questi che prevedono specifiche formazioni, alcune prettamente accademiche, altre di formazione teorico-pratica parallele al contesto formativo tradizionale.
Come dicevamo sopra, molti desiderano insegnare equitazione magari con l’obiettivo di aprire un proprio maneggio. E’ da sottolineare sin da subito che la sola formazione non è sufficiente per spianarsi la strada nel contesto equestre poiché serve una solida esperienza e “umiltà” nel prestarsi alla cosiddetta “gavetta”.
Un altro aspetto da accennare –riteniamo importante per chi desidera affacciarsi alla professione- è quello riferito ad una certa eccletticità che bisogna avere se non si ha la fortuna di avere una grande abilità o competenza in un particolare ambito di lavoro che molto probabilmente diverrà la sua “specializzazione”: l’integrazione di differenti competenze permetterà di avere più opportunità rispetto ad un’unica specializzazione!
Per questo motivo molti aspiranti nuovi “operatori del settore” acquisiscono differenti abilitazioni al fine di essere più concorrenziale in un mercato del lavoro molto chiuso e con poche opportunità.
Essere aperti a lavorare con diversa tipologia di utenza
Per nostra deformazione “culturale” tipicamente EQUITABILE® riteniamo che all’interno dei corsi di formazione per istruttori di equitazione si debba dare una certa attenzione verso il mondo delle debolezze e disabilità al fine di sensibilizzare maggiormente i futuri tecnici alla molteplicità di utenze che possono avvicinarsi al valore beneficiale del cavallo e, soprattutto, a creare quelle opportune occasioni di integrazione ed accoglienza delle diversità.
Sempre più spesso si avvicinano all’equitazione bambini e giovani caratterizzati da disagi o problematiche non certamente individuabili in “disabilità vera e propria”, ma tali da necessitare di attenzioni particolari proprio perché nell’impossibilità di venire coinvolti in “normali” riprese equestri o perché più in difficoltà nel seguire i tempi degli altri coetanei.
Si tratta di giovani che spesso non vengono presentati adeguatamente nelle loro debolezze dai genitori (probabilmente perché non riescono a vedere le difficoltà del loro congiunto, o perché non le vogliono scientemente vedere) all’atto dell’iscrizione ad un corso di equitazione di base.
Questo mette certamente in grande difficoltà l’istruttore nel riuscire a raggiungere obiettivi tecnici in linea con i “normali” tempi di apprendimento o perché vi sono ostacoli di tipo relazionale, emotivo, comportamentale (…) tali da pregiudicare il percorso di formazione nell’insegnamento equestre.
Si tratta di bambini o giovani che, se non debitamente accompagnati da un tecnico competente e sensibile, verosimilmente si allontaneranno dallo sport equestre, rimbalzando da un’esperienza negativa all’altra in un crescendo di abbattimenti emotivi tali da rischiare di compromettere la sua sfera interiore.
I corsi di formazione per istruttori di equitazione dovrebbero puntare molto a questi aspetti (soprattutto se finalizzati all’insegnamento di un’equitazione di base, non certamente ad alta performance o ad indirizzo agonistico) al fine di permettere a tutti di poter avvicinarsi al cavallo, rispettare i personali tempi di apprendimento ed eventualmente indirizzare il singolo con bisogni speciali ad un settore (sarebbe bello che in ogni maneggio ve ne sia uno per accogliere i più deboli) che preveda la presenza di tecnici specializzati che non puntino all’equitazione fine a se stessa, ma promossa per lo sviluppo di abilità residuali e trasversali.
Sin dalla sua nascita EQUITABILE® persegue l’obiettivo dell’inclusione in un clima informale come quello di maneggio ed alla presenza di un facilitatore speciale come il cavallo; non si persegue la terapia a tutti i costi, anzi: lo sport può veramente essere evolutivo alla riabilitazione tradizionale.
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Con questi presupporti, con regolarità organizziamo corsi di formazione per istruttori di equitazione in collaborazione con gli enti di promozione sportiva convenzionati con il nostro Movimento con l’obiettivo di permettere il raggiungimento di competenze tecniche per l’insegnamento di un’equitazione di base non agonistica ma con quel valore aggiunto della sensibilizzazione verso tutti quei bisogni speciali che sempre più si evidenziano nelle nuove generazioni e che così tanto necessitano di una attenzione particolare da parte dei tecnici sportivi.
Per chiunque sia interessato ai nostri corsi di formazione per istruttori di equitazione è possibile visitare la pagina che fornisce maggiori informazioni in tal senso.
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