Il corso per mediatori equestri di Equitabile, che è ripartito in due moduli, si è concluso da pochissimo con la parte di sensibilizzazione interculturale, mentre quella precedente riguardava la sensibilizzazione in ambito sociale.
È stato un corso dove ha prevalso l’entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco, infatti molti dei partecipanti al secondo modulo si erano già presentati al primo e si sono dimostrati tutti estremamente partecipi e soddisfatti per l’esperienza vissuta con EQUITABILE®; a questi se ne sono aggiunti alcuni nuovi.
Entrambi i moduli del corso mediatori equestri hanno unito lezioni di teoria ad esercitazioni pratiche: gli interventi teorici hanno fornito strumenti valutativi, nozionistici e spunti di riflessione personale e di gruppo. Le lezioni pratiche ci hanno permesso di lavorare a terra con il cavallo.
Tra il primo e il secondo modulo sono state affrontate, in merito agli aspetti pratici, tutte quelle situazioni che è necessario saper gestire nella concretezza dell’intervento di mediazione equestre: la presa del cavallo dal box, il legarlo ai due venti, l’importanza del nodo di sicurezza, la pulizia del cavallo, la conduzione del cavallo a mano facendolo fermare, voltare e cambiando lato della conduzione… Veramente tanti aspetti e procedure che sono alla base di qualunque attività mediata promossa in piena consapevolezza educativa e professionalità!
Tutti questi aspetti sono stati considerati anche ipotizzando la presenza di un’utenza: in modo da capire come comportarci e come collocarci nello spazio per fare fisicamente da scudo a una persona a terra, mettendo così in sicurezza coloro che vengono a ricercare un intervento di mediazione.
Naturalmente tutti abbiamo avuto la possibilità, nel contesto di entrambi i moduli, di provare e rimettere in pratica quello che mano a mano ci veniva spiegato. Non tutti i partecipanti erano pratici del mondo equestre e questi si sono rivelati momenti preziosi per consentire ai non esperti di accostarsi al cavallo e a chi fosse già più pratico per prendere coscienza di alcune modalità di gestione in sicurezza e per consolidarle qualora già presenti.
Entrambi i moduli del corso mediatori equestri hanno previsto ciascuno mezza giornata dedicata a questi aspetti pratici strettamente legati alla gestione del cavallo. Entrambi hanno inoltre dedicato del tempo a dare informazioni relative al cavallo: nozioni di etologia, nozioni di veterinaria, aspetti della nomenclatura legata al cavallo, ai suoi finimenti, all’attrezzatura che si usa quotidianamente per prendersi cura dell’animale. Inoltre sono state fatte riflessioni sul modo di percepire e agire del cavallo mettendolo anche in correlazione con l’essere umano.
Tutta un’altra parte di corso, sempre per entrambi i moduli, si è invece declinata sull’utenza – diversa per ognuno dei moduli – per mettere i partecipanti in condizione di farsi un’idea delle situazioni che potrebbero trovarsi ad affrontare nei futuri interventi di mediazione equestre.
Il corso per mediatori equestri “sensibilizzazione sociale” è stato gestito, per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, in maniera maggiormente frontale e cattedratica; il modulo intercultura è stato invece strutturato con una modalità maggiormente interattiva. Approfittando dei partecipanti stessi sono state create situazioni di confronto, di esclusione (voluta, e naturalmente in ambito protetto, in modo da gestirne le conseguenze) e di interazione mediante attività e giochi di ruolo davvero coinvolgenti che ci hanno permesso di conoscere meglio noi stessi e gli altri, di osservare le strutture e le sovrastrutture che ci circondano.
Naturalmente queste modalità così particolari ci hanno permesso creare un forte senso di gruppo, creando legami tra tutti i partecipanti in un contesto di informalità in cui il contatto e il confronto con l’altro sono i benvenuti. Probabilmente in questo ci è venuto in aiuto anche il bel tempo che (diversamente che per il modulo sensibilizzazione sociale) ha caratterizzato quello di sensibilizzazione intercultura del corso mediatori equestri, consentendoci di trascorrere delle piacevoli pause pranzo nel parco, a chiacchierare.
Un altro aspetto importante del corso mediatori equestri è quello legato alla progettazione. Dopo essere stati messi nelle condizioni di esplorare il mondo del mediatore e quello del cavallo come collega e spunto di contatto tra le diversità, sono stati dati riferimenti e indicazioni riguardo gli interventi e le proposte che si possono rivolgere all’utenza finale, sulla base delle svariate situazioni, obiettivi, richieste che possono presentarsi.
Tutto questo lavoro proposto nel corso di mediatori equestri è stato gestito, per quanto attiene al modulo “sociale”, da Roberto, Loredana e Simona, i nostri riferimenti per Equitabile. Per quanto riguarda il modulo “intercultura” la modalità di proposizione del corso è stata diversificata facendo intervenire in maniera fondamentale anche docenti esterni (Salvatore e Fabio), un educatore e uno psicologo che operano nell’ambito dell’interculturalità e dell’integrazione, i quali hanno aggiunto fondamentali tasselli alla nostra formazione, aprendo tematiche di notevole interesse e che meritano di essere approfondite.
Personalmente ho trovato entrambi i moduli del corso di mediatori equestri estremamente coinvolgenti e interessanti: sia che il nostro centro d’interesse fosse riferito al cavallo e/o all’ambito del sociale. Non ci sono state ripetizioni ma interventi mirati che hanno garantito una formazione interessante e di senso compiuto, per quanto certamente quattro giorni non possano contenere tutti gli argomenti che si potrebbero toccare. La sensazione che rimane è proprio quella di un corso che, pur concluso in sé, lascia spunti interessanti e il desiderio di ulteriori approfondimenti sia teorici che pratici, con la presa di coscienza che si tratta di un primo -ma solido- passo per iniziare ad approcciarsi in modo coscienzioso in un settore nuovo ma dalle ampie potenzialità educative ed esperenziali.
Come riflessione di contorno devo dire che l’organizzazione è stata impeccabile, le indicazioni fornite (utili specialmente per chi arrivava da lontano) sono state precise e la struttura degli interventi sensata e adeguata: sia per consentire un apprendimento fluido che per mantenere viva l’attenzione anche nei momenti di stanchezza.
Ottimi e di valore i contenuti e ottima l’organizzazione e non da meno le persone incontrate: decisamente un’esperienza importante, di quelle che rimangono, che rendono unico e speciale l’incontro con l’Altro.
dott.ssa Valeria Foglino
Blogger e Mediatrice Equestre EQUITABILE®
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