La manifestazione sulla quale abbiamo lavorato da alcuni mesi è terminata e con essa la giornata mondiale dell’autismo.
Ci sembra dovuto fare un resoconto finale dell’iniziativa nel suo complesso, soprattutto per condividere insieme ai nostri affezionati lettori e partner di EQUI-BLU ciò che potrà venir raccolto dopo una semina così fruttifera.
Un ringraziamento particolare a tutti i supporter –FonARCom in primis per aver creduto fortemente al nostro progetto-, Enti Pubblici che hanno Patrocinato l’evento, Centri aderenti ed i tanti tecnici e volontari che sono stati “anima, cuore e braccia” di EQUI-BLU. Un pensiero va anche ai cavalli che sono stati coinvolti nelle diverse attività… senza di loro non avremmo certamente goduto di una attrazione così forte!
I più cinici diranno che l’interesse verso la tematica dell’autismo si assopirà fino alla prossima giornata mondiale del 2 aprile; alcuni diranno che questo è stato solamente un assist per “appiccicarvi” una delle solite iniziative strumentali…
Noi riteniamo che l’occasione (e l’opportunità) della giornata mondiale dell’autismo ha permesso di toccare l’interesse e la sensibilità di quei pochi -o molti, non ci interessa questo- che fino a “ieri” non conoscevano bene questa condizione esistenziale, ed oggi, con le tante iniziative divulgative programmate al riguardo, possono vedere alcuni dei nostri ragazzi con uno sguardo differente, certamente più comprensivo ed accogliente.
Il tema del cavallo è stato “solo” un gancio per raggiungere questo obiettivo. Se poi il contesto informale e festoso è riuscito a toccare le sensibilità dei più giovani, intesi come i cittadini di domani…abbiamo fatto Bingo!
Siamo certi che la modalità di promozione inclusiva del cavallo proposta con EQUI-BLU abbia facilitato spunti di riflessione per avvicinarci in modo più efficace e propositivo all’altro, mettendo da parte le differenze che ci rendono diversi per concentrarci unicamente su ciò che ci accomuna.
Questa considerazione non vale genericamente per la Società nel suo complesso: è altrettanto valida ed attuale nel “piccolo mondo antico” dell’equitazione, tutt’ora spasmodicamente ancorato su sterili presunzioni di superiorità e rivalità tra enti, condizione che ostacola ed appesantisce l’interlocuzione della base e degli operatori del settore.
Se si pensa alla crisi economica, di indirizzo e di appeal sul largo pubblico che il comparto equestre sta vivendo da qualche anno…l’immagine va inesorabilmente ai “capponi di Renzo” di manzoniana memoria!
Con EQUI-BLU abbiamo provato che è possibile creare rete tra centri “diversi”, di provenienza equi-politica e culturale differente, indipendentemente che aderiscano di questa o di quella realtà equestre associazionistica, che propongano ippoterapia, ricreazione equestre o sport.
La nostra iniziativa equestre ha dimostrato che è possibile collaborare efficacemente se viene riconosciuto un obiettivo comune, e che è reale la potenzialità di interlocuzione tra sodalizi che in altre circostanze non sarebbero “affini” perché di diverse scuole di pensiero o affiliati a Enti Nazionali in perenne concorrenza.
Pur riconoscendo l’identità e l’appartenenza dei centri aderenti ad EQUI-BLU, si è riuscito a tenere da parte la “presunta rivalità” per lavorare insieme con affiatamento e piena condivisione.
Questa iniziativa in rete ha tutti i presupposti per diventare un appuntamento fisso, sempre più capillarizzato sui territori e seme per creare le condizioni di relazioni efficaci e propositive tra le differenti realtà che operano nel campo dell’equitazione rivolta ai più deboli, lasciando da parte i bizantinismi della politica equestre, per concentrarci sui contenuti e sulle operatività che ci accomunano.
Le tante attività promosse in EQUI-BLU hanno permesso di vivere la giornata mondiale dell’autismo in modo diverso, meno “parruccone” e senza le pesanti tavole rotonde che non piacciono più a nessuno: il clima festoso ed informale ha permesso di vedere il mondo nelle sue tante sfaccettature di colori e forme senza esclusioni alcune, anzi, con l’interesse di coinvolgere e far partecipare tutti alle diverse azioni con e a cavallo.
Abbiamo avuto Centri che hanno proposto Open Day per avvicinare al cavallo tutti i convenuti, associazioni che hanno realizzato gare equestri o passeggiate in sella, realtà che si sono spinte con azioni particolarmente d’impatto, come l’iniziativa di horse body blue-painting (pitturare i cavalli di blu con colori atossici) o Flash Mob… Il tutto alimentato da una forte passione che ha unito virtualmente tutta l’Italia.
EQUI-BLU: un’opportunità per tutti!
Non avremmo mai pensato che nel giro di pochissime settimane avremmo attratto 30 centri sparsi un po’ in tutto lo stivale. Meno ancora avremmo pensato di riuscire a coinvolgere molti altri centri e gruppi locali che hanno dimostrato vicinanza ai temi di EQUI-BLU con la loro partecipazione sui Social!
Non ci saremmo mai aspettati una così grande adesione appassionata ad un progetto accolto da tutti i nostri amici-partner come “il loro progetto”; l’adesione di pubblico nei centri, la grande –ed inaspettata- partecipazione del mondo equestre alla campagna “Anch’io #equiblu!” promossa nel web e l’interesse mediatico a livello nazionale hanno confermato il valore di una iniziativa come questa.
Che dire: siamo solo all’inizio di un lungo percorso. La speranza è che nel tempo sempre più realtà proponenti ippoterapia o attività equestri rivolte a soggetti deboli accolgano l’invito di EQUI-BLU per collaborare abbattendo quei pregiudizi che troppo spesso limitano ed allontanano dal raggiungimento di grandi obiettivi.
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