Come spesso accade, quando le finalità di indirizzo che hanno visto la nascita dell’equitazione ricreativa per disabili sono andate a scontrarsi con la spietata legge del marketing e delle “correnti di pensiero”, le regole che si erano condivise per uno sviluppo armonico, coordinato e progressivo del settore sono state disconosciute in modo lento quanto inesorabile.
Questo ha portando l’equitazione ricreativa per disabili a diventare un contenitore poliforme (spesso finalizzato ad attrarre “battitori liberi” in cerca di una struttura che garantisse loro un certo riconoscimento, l’affiliazione ad un Ente del CONI ed una copertura assicurativa) di differenti figure tecniche che ad un certo punto non hanno più lavorato in rete e soprattutto non sono state più coordinate secondo i principi fondativi del movimento e delle modalità operative originarie.
La difficoltà nel comprendere l’esistenza di una linea comune relativamente agli obiettivi, finalità ed univocità dell’equitazione ricreativa per disabili ha suggerito la nascita di EQUITABILE® che, con l’equitazione integrata®, ha dato una soluzione di continuità ai dettami dell’originale progetto con linee guida e metodologie tecniche dichiarate, ed unitarie. Questo per attestare un identico modus operandi e riconoscibilità non solo grazie ai marchi registrati che tutelano i nostri quadri tecnici e danno garanzie di qualità per l’utente finale, ma anche attraverso un’azione divulgativa che evidenzia la nostra totale dedizione al settore senza divagazioni di sorta.
Cosa distingue l’equitazione ricreativa per disabili da quella integrata?
Al di la degli aspetti organizzativi pratici più o meno evidenti la grande evoluzione realizzata con la nascita del movimento EQUITABILE® ha visto una sostanziale rivisitazione dell’equitazione ricreativa per disabili con l’apertura ad un target di utenza più ampio: non solo disabili quindi, ma anche molti degli strati cosiddetti “deboli” della popolazione o a rischio di emarginazione sociale.
Con l’equitazione integrata® il taglio dell’inclusione mediata dal cavallo e dalle attività equestri viene sempre sostenuto ma ci si rivolge a persone caratterizzate da “debolezze” che non sono sempre e solo riconducibili alle disabilità. Il riferimento va ad una particolare attenzione di EQUITABILE® verso i temi dell’Intercultura, del disagio in generale, delle disarmonie originate da problemi emotivi, relazionali, empatici, il cosiddetto “handicap indotto”, le nuove povertà, ecc…
Da un certo punto di vista la nuova dicitura “integrata” sintetizza un messaggio politicamente corretto, quello che evita di incasellare un’attività equestre al solo appannaggio di utenza caratterizzata da una condizione di disabilità, rendendo più facile l’approccio ed alleggerendo la percezione del diretto interessato nell’essere parte di un progetto non ghettizzante.
A differenza dell’equitazione ricreativa per disabili, l’equitazione integrata® ha recepito da subito la Classificazione Internazionale del Funzionamento, delle Disabilità e della Salute (ICF-2002) confermando di principio che non ci si rivolge solo alle persone con disabilità ma ad una più vasta platea di soggetti potenzialmente a rischio di disuguaglianza e marginalità in un modello bio-psico-sociale che vede la persona nella sua interezza, al di la dell’eventuale “etichetta” che la caratterizza.
Questo approccio può essere tranquillamente ricondotto alla sfera delle attività assistite dagli animali e delle co-terapie, pone sullo stesso piano sia gli aspetti riguardanti la salute della persona, coerentemente con un modello medico, che gli aspetti di partecipazione sociale, coerentemente con un modello cosiddetto sociale cioè più orientato sugli aspetti sociali, ponendo tutto in relazione con i fattori contestuali ed ambientali.
Con l’equitazione integrata® la potenzialità di interazione e partecipazione sociale della persona debole viene ulteriormente sostenuta attraverso elementi di facilitazione non solo tecnici, ma anche culturali. Questo certamente contribuisce a fare la differenza rispetto alla vecchia equitazione ricreativa per disabili.
Ultima ma non meno importante differenza del progetto di EQUITABILE® è la possibilità di creare reali occasioni di confronto ed inclusione tra le diversità: con l’abilitazione interattiva è possibile creare riprese equestri con cavalieri differenti sotto il profilo della provenienza e caratteristiche personali sempre in chiave educativa ma con una reale opportunità di interazione grazie ad una progettualità d’equipe che può portare alcuni cavalieri deboli (e con competenze in linea con il gruppo) ad una situazione equestre totalmente normalizzata.
[…] per disabili per introdurre nel 2008 una nuova realtà, certamente più definita, con una serie di nuove potenzialità innovative e non soggette ad una indeterminazione sofisticata da logiche che originano al di fuori del Sociale […]