In questo articolo parleremo dell’elaborazione del lutto nei bambini ed adolescenti, e di come la relazione con il cavallo in un contesto di equitazione integrata® possano facilitare il superamento di situazioni difficili come la perdita di una persona vicina.
In situazioni tragiche come la morte i bambini e gli adolescenti devono avere la possibilità di vivere ancora in luoghi protettivi, che possano aprire all’indicibile.
Da anni lavoro in un ambito molto delicato ed importante, l’accompagnamento di bambini e adolescenti nell’elaborazione del lutto di una persona a loro cara.
Vorremmo non fosse così ma ci sono bambini che perdono la propria mamma, il proprio papà, il fratellino o la sorella.
Negare non serve a nulla, questa strategia non ci aiuterà in questo percorso, anzi, probabilmente lo renderà più difficile da affrontare. Ma la morte non ha posto nella nostra società, essa rappresenta la sconfitta per la medicina e la tecnologia; per l’uomo.
Parlare di morte è alquanto scomodo, chi ne parla spesso è visto come qualcuno che nasconde macabre manie, atteggiamenti morbosi che suscitano pre-giudizio. Sembra che la paura della morte porti l’adulto a comportarsi in modo da eliminare ogni fonte d’angoscia, evitando ogni discorso diretto e utilizzando invece simboli, allusioni, metafore.
Non si parla mai direttamente della morte, non si nomina la morte. Ma tutti, prima o poi, sono costretti ad imbattersi nella morte di qualcuno, ovviamente degli altri perché la nostra, è per definizione, inimmaginabile, impensabile sia per il bambini che per l’adolescenti. Pensare alla morte significa anzitutto pensare ai lutti.
L’elaborazione del lutto è un percorso inevitabile, necessario, nel cui svolgimento e sviluppo, fino al momento del suo superamento, si richiede tempo, costanza, preparazione.
Il lutto s’impone al bambino come all’adolescente e costituisce una prova di grande maturità in cui ognuno prende coscienza della mortalità dell’essere umano, di se stesso, delle persone che ama.
Intraprendendo il percorso formativo con EQUITABILE® mi sono resa conto fin da subito di come l’Equitazione Integrata® potesse essere d’aiuto in tanti casi in cui bambini ed adolescenti si trovano a dover superare un lutto.
La relazione con il cavallo per facilitare l’elaborazione del lutto
La relazione con il cavallo può permettere ai soggetti di esprimere i propri sentimenti che emergono durante l’elaborazione del lutto.
Prendersi cura dei cavalli, accarezzarli, spazzolarli, stimola nel bambino e nell’adolescente sentimenti empatici.
L’empatia è una capacità sia umana sia animale che permette di immedesimarsi nell’altro, favorendo un contatto profondo che dà vita a una relazione intensa e sincera. I cavalli sono per natura empatici. I membri della mandria sentono cosa sta succedendo agli altri membri.
Questo è il motivo per cui i cavalli spesso si muovono come un’unica unità all’interno del proprio gruppo. Le risposte empatiche aiutano gli animali a diventare legati, sviluppare fiducia, rispetto e creare lealtà.
Una relazione che ha coinvolto l’empatia sarà più profonda e più impegnativa di quella che non è caratterizzata da tale sentimento. Se riusciamo a costruire rapporti empatici con i cavalli essi diventeranno veramente i nostri compagni di fiducia e a nostra volta lo diventeremo noi per loro.
La relazione con il cavallo non è verbale ma comprende l’espressione fisica, la reattività emotiva ed una empatia che si struttura su elementi istintivi. In quest’ottica l’equitazione integrata® può essere considerata una valida alleata per i nostri adolescenti ed i nostri bambini.
L’equitazione è uno sport utilissimo per la crescita ed il sostegno psicologico dei più giovani, essi possono essere aiutati a riprendere fiducia nella vita dopo un lutto, quella vita che ti ha portato via la gioia, quella persona cara…montare in sella permette di sperimentare la fiducia nel cavallo, in se stessi, sulle proprie capacità.
Il punto di forza di questa pratica sportiva è rappresentata proprio dal cavallo che essendo vivo, si muove, reagisce, sente e pensa. Questo stimola i bambini e gli adolescenti a stabilire un rapporto non solo fisico con il proprio compagno ma anche empatico.
L’esperienza mediata dal cavallo permette di riconoscere meglio le proprie emozioni, che influiscono sul modo di interpretare la realtà determinando il proprio agire, dando la possibilità di migliorare se stessi e i propri rapporti interpersonali.
L’equitazione integrata® permette inoltre di sviluppare il senso di padronanza, di indipendenza e di superamento delle paure.
Rilassarsi con il cavallo nonostante il dolore
I cavalli sono come una sorta di specchio; se un individuo è arrabbiato, quel cavallo non collaborerà in modo proficuo a meno che quella persona sia calma e serena. Inoltre a tal proposito la monta in sella, mediante il movimento regolare del cavallo, permette di rilassarsi, di lasciare il corpo decontrarsi, di abbattere le rigidità fisiche e psicologiche.
I bambini e gli adolescenti possono rilassarsi talmente tanto da sentirsi predisposti all’apertura verso l’altro per raccontare delle loro situazioni, e quindi anche del loro lutto.
Sappiamo quanto sia difficile parlare del proprio dolore, quanto i giovani siano in difficoltà ad aprirsi, per raccontarsi per cui è veramente importante cogliere l’opportunità che l’equitazione integrata® offre anche nelle situazione di lutto e perdita.
Costruire un rapporto con un animale promuove oltre che l’empatia, l’affetto, la fiducia, la fedeltà, la capacità di controllare una situazione, l’autostima, l’apprendimento, la concentrazione, la capacità di assumersi responsabilità, la motivazione a fissare e raggiungere gli obiettivi, il lavoro di squadra e il problem-solving.
Tutte capacità fondamentali per poter vivere serenamente. L’equitazione inoltre mette ai bambini di entrare in contatto con la natura. Di uscire di casa, di godere dell’aria aperta.
Tutte condizioni che aiutano il soggetto a ritrovare positività ed ottimismo nonostante il momento difficile e delicato che sta vivendo. Infine l’equitazione integrata permette al bambino e all’adolescente di progettare nuovamente, di porsi degli obiettivi.
E coltivare la capacità progettuale è un altro grande punto, spesso messo in difficoltà a causa di una perdita. La vita ci sembra priva di significato, nulla ha più senso. Ma porsi degli obiettivi nell’equitazione è un semino per ricominciare a porsi degli obiettivi nella vita.
Il dolore infonde spesso un senso di impotenza in tutti noi, bambini, adolescenti e adulti allo stesso modo. Ma ricominciare a pensare di fare qualcosa ci aiuta ad uscire dal guscio del dolore e piano piano ricominciare a vivere, elaborando il lutto, il dolore per dargli nuova forma.
Perché si può e si deve poter ricominciare a vedere nuovamente uno spiraglio di luce, nonostante il buio della morte.
dott.ssa Francesca Ronchetti
Pedagogista ed Operatrice EQUITABILE®
Verissimo! Io, anche se non sono piu’ una bambina ormai, dopo aver perso mio padre, per caso mi sono avvicinata al fantastico mondo dei cavalli e ho lentamente ripreso a vivere!