Nel precedente articolo abbiamo toccato aspetti introduttivi sul controllo di gestione nell’attività di maneggio, evidenziando quanto sia importante una strutturazione organizzata e continuamente monitorata dei costi, degli introiti, e conseguentemente dei guadagni della nostra attività equestre.
Si è sottolineato inoltre che la sola passione non è sufficiente per gestire un maneggio e lavorare con i cavalli: è necessario approcciare a questa come a tutte le altre attività imprenditoriali con serietà, impegno e, soprattutto, competenza.
Questi presupposti permetteranno al lettore più lungimirante di capire quanto sia importante il pieno controllo delle economie che muovono i bilanci di un maneggio, e sappiamo bene quanto i cavalli -uniti ad una serie di spese, obblighi vari e balzelli tipicamente italiani- siano onerosi nel loro mantenimento e gestione…
Diventa così importante il controllo di gestione: una serie di attività e buone pratiche che ci permetteranno di tenere sott’occhio la nostra attività, valutarne lo stato di salute nel tempo e comprendere la sua evoluzione in relazione alle differenti politiche attuate, imprevisti o contingenze di vario tipo che si sono manifestate.
Sarebbe bene quindi comportarsi come i vecchi uomini di cavalli di una volta, quelli che si segnavano su un semplice taccuino (o tenevano a mente con scrupolosa dovizia di particolari) tutte le spese e gli introiti riferiti alla loro attività, per non farsi sfuggire nulla e poter tenere tutto sotto controllo.
Attività di maneggio: passione, competenza e lungimiranza!
Al giorno d’oggi è ugualmente importante avere la stessa forma mentis, non tanto per guadagnare ciò che appare ormai come fantascientifico nel mondo dei cavalli, quanto per vivere dignitosamente e stare dentro nelle spese.
Quello che un tempo era il taccuino oggigiorno può prendere la forma di un semplice (o complesso) programmino software sul computer, che ci permetta di tenere sotto controllo entrate e uscite e capire se siamo in perdita o in guadagno.
Se da un lato questo è un obbligo amministrativo di tipo fiscal-tributario al quale tutti i gestori di maneggio o dirigenti di associazioni sono tenuti, dall’altro (e qui ci si riferisce ad un programma certamente più complesso e dinamico, fatto di voci di spesa, filtri, query e quant’altro) vi è la possibilità di capire come evolvono le diverse aree di attività (o centri di costo) ed eventualmente attuare differenti strategie per raddrizzare il tiro.
Ciò che permette di fare una valutazione puntuale e realistica è il controllo di gestione realizzato per sotto-bilanci. Avremo così modo di tenere sotto controllo l’evoluzione temporale delle differenti sotto-attività che compongono l’insieme dei nostri servizi, dalla scuola di equitazione di base al pensionamento cavalli, dal settore gare alla scuola pony, dall’ippoterapia al turismo equestre, al couponing…
Se saremo costanti e minuziosi nel registrare tutte le transazioni economiche sarà possibile avere periodicamente non solo un quadro complessivo dell’attività nel suo complesso ma anche l’evoluzione dei sotto servizi per mezzo di appositi filtraggi di sistema.
Il controllo di gestione nell’attività di maneggio ci permetterà dunque di capire come evolvono nel tempo i nostri affari, dove è necessario ridurre o tagliare, e dove vi sono margini di crescita. Partendo da questi dati sarà quindi possibile pensare alle opportune strategie per migliorare le nostre sorti.
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