In questo articolo desideriamo parlare delle novità introdotte dal Ministero della Salute rispetto alle Linee Guida Nazionali in materia di interventi assistiti con gli animali (IAA) e di come queste andranno progressivamente a calarsi nelle differenti attività dove l’apporto dell’animale è ritenuto fondamentale per il supporto delle debolezze e del benessere umano in generale.
Vogliamo inoltre chiarire alcuni aspetti per inquadrare effettivamente la normativa in relazione alle aspettative ed effettivi sbocchi professionali di coloro che desiderano entrare a pieno titolo nel settore degli interventi assistiti con gli animali.
Parleremo delle novità e dei passi avanti che si prospettano nel settore senza omettere le criticità che emergono in questo quadro normativo.
Sin da subito è necessario sottolineare che le attività sportivo-agonistiche sono escluse dal campo di applicazione delle Linee Guida in materia di interventi assistiti con gli animali.
Questa nota è particolarmente importante se ci si riferisce all’animale- cavallo che, in area CONI, vede l’equitazione (e le iniziative equestri rivolte a soggetti disabili e/o deboli) come proposta totalmente indipendente in quanto regolamentata dalle FSN e EPS su attività svolte da tesserati CONI e promosse da istruttori riconosciuti sempre CONI.
Ciò che emerge con chiarezza dalle Linee Guida Nazionali in materia di interventi assistiti con gli animali è il riconoscimento del valore riabilitativo delle attività mediate dagli animali (cane, cavallo, asino, gatto e coniglio) da parte del Ministero della Salute e la conseguente diversificazione della sfera terapeutica da quella educativa, fino a quella ludico-ricreativa e socializzante.
Detta legittimazione definisce i differenti ambiti di intervento all’interno dei quali dovranno esplicitarsi modalità operative e programmatiche uniformi ed organizzate, promosse da definite equipe multidisciplinari.
Avremo così tre distinti ambiti di intervento:
- la terapia assistita con l’animale (TAA), ovvero l’intervento a valenza terapeutica finalizzato alla cura delle patologie riconducibili alla sfera fisica, neuro e psicomotoria, intellettiva, emotiva e relazionale. Si tratta di un intervento che prevede la prescrizione medica ed un protocollo progettuale condiviso dall’equipe operativa (prevalentemente formata da operatori rientranti nelle professioni sanitarie) che si fa carico del paziente e degli obiettivi definiti sul soggettivo ed individuale bisogno. La riabilitazione equestre rientra nelle cosiddette Terapie Assistite con l’animale (TAA) e-ovviamente- prevede l’utilizzo del cavallo.
- l’educazione assistita con gli animali (EAA): è un intervento strutturato di tipo educativo, promosso all’interno di una equipe pedagogico-educativa, che ha il fine di attivare e sostenere le potenzialità di crescita, di relazione ed inserimento sociale delle persone con difficoltà varie. Si tratta di protocolli operativi che prevedono un periodico monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti, e che possono essere promossi anche su gruppi anche con il fine di promuovere il benessere delle persone all’interno dei propri ambienti di vita, ovvero incentivarne l’autostima.
- L’attività assistita con gli animali (AAA). E’ un intervento di tipo ludico-ricreativo e socializzante che ha lo scopo di migliorare la qualità della vita e la corretta interazione uomo-animale. La relazione con l’animale è fonte di conoscenza e stimolo di sensazioni ed emozioni che conducono al benessere ed a una efficace interazione uomo-animale; l’intervento può essere promosso al singolo individuo o in gruppo.Le attività sportivo agonistiche promosse con animali non rientrano in questa area.
Si comprende che l’intento del Ministero è quello di dare una risposta chiara ed univoca per tutelare il paziente/utente ed arginare il dilagante pressapochismo che spesso si nasconde dietro a ridondanti termini, spesso confusivi, che in molti casi hanno prodotto più danni che benefici all’intero settore.
Le equipe di lavoro nei differenti ambiti di intervento
Gli interventi assistiti con gli animali, in particolare le TAA e le EAA, prevedono il coinvolgimento di opportune equipe multidisciplinari, una rete sinergica di singoli professionisti opportunamente formati (quindi in possesso di apposita attestazione di idoneità relativa agli IAA secondo le dette Linee Guida) e definiti nei differenti ruoli e mansioni certificate uniformemente a livello nazionale in relazione al tipo di intervento nel quale il sodalizio professionale andrà ad operare.
Tutti gli IAA (TAA/EAA/AAA) prevedono la presenza di figure comuni, quali:
- il medico veterinario esperto in IAA: collabora con il responsabile di progetto, o dell’attività in caso di AAA, nella scelta della specie animale e della coppia coadiutore – animale, valuta i requisiti sanitari e comportamentali dell’animale impiegato ed indirizza alla corretta gestione dello stesso assumendone la responsabilità.
- il coadiutore dell’animale: prende in carico l’animale durante le sedute. In tali fasi assume la responsabilità della corretta gestione dell’animale ai fini dell’interazione e provvede a monitorarne lo stato di salute e di benessere dello stesso, secondo i criteri stabiliti dal medico veterinario al quale riferisce eventuali sintomi di malattia o di disturbi del comportamento. Il coadiutore dell’animale è in possesso di comprovata esperienza nella gestione delle specie animali impiegate negli IAA.
A queste figure andranno inoltre ad aggiungersi:
Per le TAA:
- Il Responsabile di progetto: coordina l’équipe nella definizione degli obiettivi del progetto, delle relative modalità di attuazione e valutazione degli esiti. E’ un medico specialista o uno psicologo-psicoterapeuta;
- Il Referente di Intervento: prende in carico la persona durante la seduta ai fini del raggiungimento degli obiettivi del progetto. Il responsabile di progetto, per tale ruolo, individua un’idonea figura professionale dell’Area sanitaria di cui al D.I. 19/02/2009 o appartenente alle professioni sanitarie (ex Legge 43/2006 e D.M. 29/03/2001) e di documentata esperienza e competenza in relazione agli obiettivi del progetto stesso.
Per le EAA:
- Responsabile di progetto: coordina l’équipe nella definizione degli obiettivi del progetto, delle relative modalità di attuazione e valutazione degli esiti. E’ un pedagogista, educatore professionale, psicologo o psicologo-psicoterapeuta.
- Referente di Intervento: prende in carico la persona durante la seduta ai fini del raggiungimento degli obiettivi del progetto. Il responsabile di progetto, per tale ruolo, individua una figura professionale in possesso di diploma di laurea triennale (o titolo equipollente) in ambito socio sanitario, psicologico o educativo oppure in possesso di documentata esperienza e competenza in relazione agli obiettivi del progetto stesso, assumendosene la responsabilità.
Per le AAA:
- Responsabile di Attività: organizza e coordina le attività. Il ruolo di responsabile nelle AAA può essere ricoperto da figure professionali e operatori con esperienza e competenza in relazione agli obiettivi dell’attività stessa.
Le Linee Guida Nazionali in materia di interventi assistiti con gli animali definiscono ulteriori aspetti, quali la formazione delle differenti figure professionali coinvolte negli interventi stessi, il riconoscimento degli operatori del settore già operanti nei differenti ambiti, la definizione dei differenti centri dove si promuovono le attività assistite, la creazione di appositi albi dei professionisti degli IAA e molto altro.
Nel prossimo articolo svilupperemo queste tematiche permettendoci di aggiungere ciò che a nostro parere appaiono punti di forza e di debolezza nel quadro normativo delle Linee Guida Nazionali in materia di interventi assistiti con gli animali.
[…] precedente articolo abbiamo fatto un quadro generale sulle disposizioni dettate dalle Linee guida sugli interventi […]