La primavera e l’estate sono i periodi dell’anno dove per antonomasia si svolgono molte attività all’aria aperta; l’equitazione è una di queste, anche se è da sottolineare che è consigliabile montare a cavallo tutto l’anno per mantenersi in forma, sviluppare resistenza ed anticorpi, quindi limitare le ripercussioni da sindromi influenzali e da raffreddamento.
Questo aspetto è valido soprattutto se si parla di bambini o soggetti caratterizzati da disabilità: sia nel settore “pony” che nel campo dell’ippoterapia è importante mantenere una certa continuità sia nella progressione delle abilità da sviluppare, sia nell’esposizione ambientale per fortificare l’organismo nell’attività all’aria aperta.
Nel periodo primaverile ed estivo ovviamente aumentano le possibilità di stare all’aria aperta; questo invita ad iniziare nuove attività come quella del montare a cavallo, o aumentare la frequenza di quelle già svolte negli altri periodi dell’anno.
Riferendoci al tema dell’equitazione è importante valutare alcuni aspetti precauzionali per evitare brutte sorprese o incidenti di percorso che potrebbero condurre a tutti quei problemi tipici dell’esposizione ad un ambiente caldo.
Quando si ha una responsabilità oggettiva nel promuovere una attività equestre all’aria aperta nei periodi più caldi dell’anno– soprattutto se questa è riferita a soggetti giovanissimi o con debolezze/disabilità- è importante prevenire situazioni potenzialmente dannose per i nostri utenti, per i cavalli e (non da ultimi) per noi stessi!
Ippoterapia o normale attività equestre in estate: alcuni suggerimenti
Quando fa veramente caldo o l’esposizione al sole è importante, che si tratti di ippoterapia, equitazione integrata® o attività equestre su pony è necessario svolgere attività nelle ore più fresche della giornata per evitare colpi di calore o di sole, sindromi da disidratazione e quant’alto può essere riconducibile ai danni da esposizione solare.
Il montare a cavallo comporta già di per se un impegno motorio e cardiovascolare notevole. L’ambiente molto caldo va a stimolare maggiormente il fisico della persona impegnata in una attività motoria rendendola potenzialmente più vulnerabile; diventa così importante non solo evitare i momenti centrali della giornata, ma anche ridurre le richieste di impegno cardiovascolare, o alternarle con esercizi più rilassanti o con attività di defaticamento.
Qualora vi sia la possibilità è preferibile proporre attività in ambiente coperto e leggermente ventilato dove la canicola potrà essere evitata –così come la prolungata esposizione al sole- per il benessere di tutti i protagonisti dell’intervento equestre.
Alcuni maneggi all’interno delle loro pertinenze hanno aree ombreggiate naturalmente opportunamente riadattate per l’attività equestre in sicurezza: in questo caso se le condizioni sono favorevoli, può essere auspicabile il trasferimento del regolare programma amatoriale o di rieducazione equestre in detti spazi.
Un altro suggerimento per montare a cavallo nei periodi caldi è quello di proporre regolarmente la reidratazione di persone ed animali: per i primi è semplice con l’apporto di una bottiglietta d’acqua (fresca, non fredda di frigo!) direttamente bevuta in sella, rispetto al cavallo può essere importante dotarsi di secchio da tenere in prossimità del campo di lavoro, in luogo fresco, dove poter tenere una sufficiente quantità di acqua per l’abbeverata dei cavalli.
Riferendoci al benessere dei nostri cavalli è da considerare l’opzione di alternare con maggior frequenza i soggetti impegnati nelle attività, concedendo loro pause in luogo fresco e ventilato (scuderia), magari avendo particolare attenzione verso i cavalli più anziani o affetti da patologie respiratorie (bolsaggine).
Se la temperatura atmosferica è particolarmente opprimente, prima di montare a cavallo, durante una pausa o nel cambio tra una lezione e l’altra, è importante far bagnare mani e polsi ai cavalieri con acqua fresca, così come fare una docciata agli arti, sul petto ed interno coscia ai nostri cavalli impegnati nel lavoro per rinfrancarli e contribuire ad abbassare la temperatura interna.
Anche l’utilizzo di abbigliamento adeguato per montare a cavallo è importante: prediligere indumenti leggeri, di colore chiaro (meglio se composti da fibre naturali) e traspiranti, copricapi rigidi di nuova concezione per il passaggio di aria al loro interno, e magari limitare l’utilizzo di calzature in plastica (meglio le scarpette piuttosto che gli stivali). Rispetto all’eventuale corpetto protettivo…è sempre meglio indossarlo per sicurezza.
Spesso in estate si modificano le proposte equestri in ragione delle tempetature elevate e di una più continuativa esposizione al sole.
Negli interventi con i bambini o soggetti con disabilità/disagio si può concentrare l’attenzione su attività a terra, magari dove l’acqua sia protagonista: in questo caso si unirà il divertimento con il ristoro dei giochi d’acqua (anche facendo il bagno al cavallo), pur mantenendo una soluzione di continuità con gli aspetti educativi ed esperenziali così importanti per una crescita armonica dei nostri cavalieri.
Che si tratti di attività in campo o di rilassanti passeggiate all’esterno, può rivelarsi importante l’utilizzo di repellenti da applicare al cavallo per evitare che venga invaso da tafani o altri insetti che possano disturbarlo e renderlo particolarmente fastidioso –quindi potenzialmente pericoloso- nella sua gestione.
Relativamente allo specifico campo dell’ippoterapia, in virtù della tipologia di utenza coinvolta è importante porre attenzione rispetto a possibili modificazioni del grado di lucidità ed interazione della persona con difficoltà cognitiva/relazionale.
E’ altresì importante valutare bene se le condizioni di salute o l’assunzione di particolari farmaci possano interagire negativamente sulla salute del nostro utente con la sua esposizione ad ambienti caldi.
Altro aspetto riferito al campo delle disabilità o disagi in genere -marginale ai fini delle ripercussioni sulla salute della persona ma importante rispetto all’esposizione ad altre tipologie di rischio- è quello delle passeggiate a cavallo fuori dal maneggio, attività equestri promosse durante la bella stagione da alcuni centri che propongono ippoterapia.
Già in un precedente articolo abbiamo parlato delle passeggiate a cavallo per disabili (ti invitiamo a leggerlo e a darci un tuo parere in merito!); in questa sede desideriamo accennare che l’attività promossa all’esterno, pur tenendo il cavallo a mano e con ampi livelli di protezione, ha sempre un margine di rischio superiore alle iniziative svolte nel campo di lavoro.
Si tratta di un aspetto da valutare con grande attenzione in relazione ad una oggettiva esposizione al rischio che è da sempre insita nel montare a cavallo, ma che in alcune circostanze aumenta esponenzialmente…
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