In qualsiasi progetto scolastico di mediazione equestre ogni mediatore, dopo la prima fase nella quale ha già presentato all’equipe di riferimento dei fruitori prescelti il proprio progetto in chiave EQUITABILE® completo degli obiettivi ad esso correlati, si trova ad affrontare una fase successiva che lo vede attore protagonista nella pianificazione della gestione di diverse relazioni con diversi interlocutori.
E’ questa la fase nella quale il Mediatore nella sua qualità di “esperto” deve effettuare un incontro con gli insegnanti di riferimento delle classi coinvolte, poiché insieme dovranno condividere un’aula e la collaborazione tra loro sarà diretta.
Nella gestione di tale fase il Mediatore deve essere in grado di porre le basi per un buon lavoro di sinergia nel quale ogni figura presente, sulla base delle proprie competenze, deve avere le proprie mansioni, senza sconfinare in quelle altrui.
Bisogna tener presente infatti che, come qualsiasi progetto scolastico promosso da consulenti esterni, il Mediatore Equestre porterà la sua proposta all’interno di una classe che, a prescindere a qualsiasi ordine e grado di scuola appartenga, ha già un proprio equilibrio basato su consolidate regole di convivenza, gestione degli spazi ed un proprio punto di riferimento che è l’insegnante, che lui con il suo arrivo e le sue attività non deve assolutamente minare.
E’ per questo che in questa fase la collaborazione con l’insegnante è così fondamentale, poiché solo lui saprà comunicare le modalità presenti all’interno delle relazioni tra gli alunni, le regole che sono tenuti a rispettare (si pensi banalmente per esempio all’alzare la mano per fare un intervento, al non alzarsi senza permesso dalla sedia, ecc.), gli spazi che è possibile utilizzare ecc. Il Mediatore alla luce di tutto ciò sarà così in grado di organizzare e gestire le attività referenziali previste nel progetto scolastico anche nella scelta dei partecipanti. Grazie sempre agli insegnanti infatti, in previsione di un lavoro di gruppo o a coppie, può essere utile sapere se sono presenti nella classe gruppi già affiatati, coppie indivisibili o al contrario situazioni di emarginazione o peggio ancora di non sopportazione.
Gestione delle attività nei progetti di mediazione equestre.
Spesso quando si introduce all’interno delle scuole un progetto scolastico di mediazione equestre, che per sue caratteristiche svela contenuti e metodologie di lavoro così diversi e spesso lontani dalle discipline comunemente affrontate stabilite dai Programmi Ministeriali, potrebbero verificarsi situazioni che potenzialmente sono a rischio di sfuggire dall’attento controllo del Mediatore.
Se si pensa infatti ai Laboratori Didattici per esempio che prevedono l’eventualità della proiezione di alcuni filmati e poi della richiesta di una loro riproduzione dal vivo, oppure all’eventualità di introdurre materiali e odori non usuali o comunque non appartenenti al contesto ospitante ecc., tutto ciò se non gestito opportunamente, potrebbe generare negli alunni eccitazione ed agitazione che se mal gestiti potrebbero sfociare in comportamenti di disturbo e quindi di confusione.
E’ in questo preciso momento che il Mediatore deve ricordarsi di non essere un insegnante! Egli è portatore di informazioni correlate in un progetto scolastico ben preciso, sicuramente educativo ed interessante, ma non è un insegnante, e quindi per nessuna ragione deve sostituirsi a lui, al suo ruolo educativo o alla sua autorità, o peggio ancora deve trovarsi nelle condizioni di doverlo fare.
In questi casi infatti il Mediatore dovrebbe essere supportato dall’insegnante di classe che investita del suo ruolo e favorita dalla relazione già esistente con gli alunni, dovrebbe riportare l’ordine e permettere la continuazione dell’attività interrotta.
dott.ssa Simona Ammirati
Insegnante scolastica e Mediatore Equestre EQUITABILE®
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