Non è mai facile per un bambino accettare la separazione delle sue due figure di riferimento più importanti; molti dei problemi dei figli di genitori separati scaturiscono soprattutto dalla paura di dover sacrificare il rapporto con mamma e papà.
La sofferenza del bambino può aumentare davanti ai frequenti conflitti tra i genitori, all’allontanamento fisico e morale del padre piuttosto che della madre e se il figlio viene strumentalizzato per sminuire l’ex coniuge.
Gli effetti di questa situazione risentono inoltre di una serie di ripercussioni sociali, psicologiche, economiche e legali determinati dalla separazione stessa.
Oltre ai fattori esterni che incentivano alcuni problemi dei figli di genitori separati, è importante dare attenzione anche alla personalità del bambino e alla sua capacità di resilienza, indicatori di maggiore o minore difficoltà nell’affrontare una separazione.
Capita frequentemente che il bambino tenda ad auto-colpevolizzarsi ed a vivere come un lutto la nuova condizione familiare: “è colpa mia se mamma e papà si sono lasciati”.
Possono inoltre presentarsi comportamenti aggressivi, istrionici, provocatori, di tipo deviante, ivi inclusi atteggiamenti di autolesionismo morale (come per esempio smettere di studiare, chiudersi in se stessi…) o di fisico (es. disturbi del comportamento alimentare, autolesionismo vero e proprio…).
Il supporto psicologico per affrontare il più serenamente possibile un cambiamento così drastico (spesso repentino ed imprevisto agli occhi del bambino) è fondamentale, così come la promozione di tutte quelle iniziative volte a cercare di convogliare e contenere il malessere del soggetto che più di tutti paga lo scotto in una separazione in famiglia.
Gli eventuali comportamenti problema del bambino che subisce una esperienza di separazione possono essere “rivisti” e rieducati tramite le attività assistite con il cavallo.
La relazione che viene a crearsi tra il bambino e il grande animale è basata sulla fiducia, sul rispetto reciproco e sulla capacità di comunicare parole ed emozioni attraverso piccoli gesti densi di significato affettivo-empatico-relazionale.
Essendo il cavallo un animale disponibile e non giudicante, il bambino può esprimersi in totale libertà senza il timore di sbagliare, può ricominciare a fidarsi dell’altro e allo stesso tempo riprendere fiducia in sé stesso e nelle sue capacità, venute meno durante la difficile situazione creatasi in famiglia a causa della separazione dei genitori.
I problemi dei figli di genitori separati possono trovare una via d’uscita sia nelle attività a terra sia in sella. Prendersi cura del cavallo, spazzolandolo e provvedendo ai suoi bisogni, incentiva il bambino a riacquistare fiducia e a riversare questi atteggiamenti “epimeletici” di cura e affetto verso se stesso, in modo tale da sentirsi importante e porgere delle attenzioni anche su di sé senza sminuirsi di continuo.
Anche il fatto dell’essere in grado di nutrire una relazione con l’animale e con gli operatori di riferimento può far fronte ai problemi dei figli di genitori separati in quanto riempie quel vuoto che il bambino porta con sé a seguito della nuova situazione di precarietà.
Inoltre, riuscire a gestire un animale dalla mole imponente cavalcandolo, aiuta il bambino a prendere coscienza delle sue capacità che spesso vengono meno nelle fasi immediatamente successive all’allontanamento di uno dei due genitori.
Il comportamento: il principale tra i problemi dei figli di genitori separati.
La separazione dei genitori, come già detto, è un evento traumatico vissuto con grandi conflitti interiori, spesso difficili da esternare in modo costruttivo e strumentale ad una ricerca di chiarimenti e benessere.
Il bambino, soggetto debole per antonomasia, e impreparato alla nuova situazione familiare: senza sufficienti strumenti ed adeguato supporto potrebbe reagire con comportamenti reattivi indesiderati ed antisociali.
È il caso questo di bambini con comportamento di carattere oppositivo provocatorio o con disturbi della condotta. All’opposto, è possibile assistere a comportamenti di bambini che si chiudono in se stessi, che diventano estremamente sedentari e passivi o che manifestano difficoltà ad esprimere le proprie emozioni.
Il cavallo può rappresentare una importante risorsa per venire incontro ai problemi dei figli di genitori separati. In quanto facilitatore sociale ed emozionale, il nobile animale riesce a percepire lo stato d’animo della persona che gli si presenta di fronte e a reagire adeguatamente alle azioni/emozioni di ansia, aggressività, rabbia…
Davanti a un animale così maestoso si cerca di relazionarsi con calma e precisione per non infastidirlo e per evitare che possa spaventarsi di un nostro gesto anche involontario.
È qui che il bambino con disturbi del comportamento ha la possibilità di pensare e ponderare le sue azioni, di porre attenzione alla relazione che va instaurandosi con il nuovo amico e con l’operatore, soggetti dei quali deve imparare a fidarsi e a rispettare.
Questo contatto oltre a far emergere emozioni represse nell’animo del bambino, accompagna coloro che, dopo la separazione dei genitori, si sono chiusi tra le quattro mura della propria stanza e non hanno più cercato stimoli tali da invogliarli ad uscire ed a reagire alla nuova situazione.
Si parla di chiusura come meccanismo di autoprotezione, una sorta di anestesia psicologica che limita al massimo la possibilità di esporsi al mondo esterno per evitare ulteriori frustrazioni o rischi di nuove derive emozionali.
Qualora l’attività equestre permetta uno spiraglio di interesse ed attivazione per sciogliere alcuni dei problemi dei figli di genitori separati, in maneggio si è “naturalmente invitati” a muoversi, a responsabilizzarsi trasferendo attenzioni verso un essere vivente maestoso ma che necessita di cure.
Lo stesso cavallo potrà ricompensare le attenzioni ricevute con il dono del far sentire il bambino nuovamente importante, protagonista e, forse, maggiormente libero di esprimere i propri slanci emotivi per riacquistare autostima la fiducia in se stesso e nell’adulto.
Le attività equestri promosse sotto la supervisione di personale qualificato nel gestire una relazione d’aiuto, possono facilitare il miglioramento della resilienza nel bambino, ovvero la capacità di affrontare le avversità della vita, superarle per uscirne rinforzato o, addirittura, trasformato.
Insomma, una attività all’aria aperta fa bene all’animo e al cuore ed allevia i problemi dei figli di genitori separati.
Dott.ssa Ilaria Spinetti
Educatrice e Tecnico di Equitazione Integrata® EQUITABILE®
Ho letto con molta attenzione tutto. E’ molto bello l’approccio utilizzato. La separazione e il divorzio segnano la fine della relazione di coppia, non di quella genitoriale. La presenza di figli, infatti, rende necessaria una riflessione approfondita su come far vivere il più serenamente possibile a bambini e ragazzi questo momento, come aiutarli a capire e ad accettare quello che sta accadendo alla propria famiglia e, soprattutto che, sebbene saranno tanti i cambiamenti da affrontare, mamma e papà restano i punti di riferimento principali, sempre e comunque presenti per loro.
Sul tema di come affrontare la separazione tutelando i figli e mettendoli al centro dell’interesse e molte altre domande ho trovato grande aiuto dal volume “I miei genitori si dividono. E IO? Ed. Red. Glia Autori Armando Cecatiello, avvocato matrimonialista a Milano, e Carlo Clerici, psicologo clinico e psicoterapeuta affrontano l’argomento dal punto di vista multidisciplinare con un linguaggio semplice ma completo. Lo consiglio a chi si trova, come me, in questa situazione.
Grazie per questo tuo interessante contributo! Un saluto 🙂