Spesso capita di ricevere contatti da parte di proprietari privati per la donazione di un cavallo per l’ippoterapia. Le ragioni di queste proposte sono tra le più disparate, tutte accomunate per lo più dall’impossibilità nel mantenerlo perché ormai anziano, non più utilizzato (utilizzabile) o “sostituito” da un nuovo soggetto più performante o da altri interessi degni di nuove attenzioni.
Il mantenimento diventa impegnativo: ci si rende conto di non riuscire a “rimpiazzare” il vecchio e fidato compagno di lontane avventure e, come per magia, il pensiero va nella direzione dell’ippoterapia, con l’ingenua aspettativa che possa venir facilmente ricollocato ad un lavoro socialmente utile; in fondo “A caval donato”…
Frequentemente è lo stesso proprietario che, dimostrando una attenta partecipazione ed interesse per il benessere del suo cavallo, cedendolo in uso per attività socialmente utili contribuisce nel mantenerlo o si impegna a rivalutare una nuova collocazione qualora l’animale diventi inutilizzabile anche per la riabilitazione equestre.
In molti casi le patologie che accompagnano il povero animale sono talmente invalidanti da pregiudicarne un dignitoso utilizzo anche nelle attività per disabili; spesso vengono proposti soggetti caratterizzati anche da comportamenti non idonei perché problematici nella relazione con l’uomo, risultato di tare psicologiche, utilizzo erroneo o semplice maleducazione.
Non è sempre facile “piazzare” un cavallo vecchio o in disuso: le associazioni che propongono ippoterapia per disabili sono molto più oculate rispetto agli anni passati nel valutare l’accoglienza di un nuovo soggetto, anche se ceduto in regalo o in uso gratuito perché i costi di gestione obbligano a non far errori nel mantenere in scuderia un soggetto che “non si paga”, anzi, rischia di diventare un onere eccessivo.
E’ inoltre da considerare che, se la struttura propone la vera riabilitazione equestre (intesa come somministrazione di movimento a soggetti con disfunzioni neuromotorie, per i quali è importante percepire andature energiche ed elastiche) diventa determinante disporre di un soggetto nel pieno delle forze e dell’espressione motoria, un cavallo–atleta che sappia infondere al suo cavaliere quell’avanzamento ed impulso che solo una “macchina” sana ed opportunamente ginnasticata può imprimere per fare un serio lavoro terapeutico.
Sono discorsi troppo concreti? Rischiamo di non considerare adeguatamente il rispetto e l’amore che dobbiamo ai nostri cavalli, soprattutto quelli che lavorano per noi?
Purtroppo non siamo in un periodo dove ci si può permettere di andare in rosso: quando si intraprende una qualsiasi attività equestre, anche se di tipo non commerciale come quella dilettantistica è importante progettare un piano di ammortamento degli investimenti, programmare ed ipotizzare nel modo più veritiero possibile quelli che saranno i costi di gestione del servizio offerto al fine di restare a galla e di non rischiare di chiudere nell’arco di poco tempo.
Un nuovo cavallo da rieducazione equestre
Non solo passione quindi. E’ importante un progetto imprenditoriale sostenuto da un concreto business plan e da una politica di servizio coerente con le effettive esigenze ed obiettivi dell’attività, al di la di personalismi e sensibilità animalistiche.
Diventa così frequente il rifiuto di cavalli in regalo a meno che non vi sia una reale necessità (e li sarà necessario scendere a patti…) o che il soggetto proposto sia veramente sano, affidabile e non eccessivamente vecchio.
La visita veterinaria ed un periodo preliminare di prova sono un’abitudine dei centri più smaliziati. Qualcuno penserà che sono ben pretenziosi questi centri… Forse è vero, ma non si deve dimenticare che il problema sta nel mantenere un cavallo, non certamente acquistarlo!
Ecco perché, pur nei tanti –troppi- problemi che soffocano il Terzo Settore ed il mondo della rieducazione equestre, molti centri preferiscono acquistare un soggetto giusto ad un prezzo congruo piuttosto che accogliere un cavallo (vecchio o problematico) in regalo.
Non vogliamo fare i paladini dell’acquisto di un cavallo da ippoterapia a tutti i costi perché in certi casi si trovano soggetti donati validissimi e non è sempre detto che un animale comprato è sempre un affare o è più sano di un soggetto donato: affermiamo solamente quelle che sono le variabili che portano ad una decisione piuttosto che un’altra.
Certo, auspicheremmo che tutti coloro che acquistano qualsiasi animale siano consapevoli dell’impegno e dei doveri, diremmo morali, che sono dovuti ad un essere vivente che ha tutto il diritto di vivere una vecchiaia serena anche collaborando ad attività “minori” ma nel rispetto delle reali caratteristiche e potenzialità.
Ulteriore speranza è quella di giungere a quella condizione ottimale, sostenuta da reali Politiche Sociali, che permetta ai centri di ippoterapia di poter avere sufficienti risorse per garantire un parco cavalli idoneo ai servizi erogati.
[…] dilemma viene accentuato dall’eterno problema economico che può facilmente indurre ad accogliere cavalli in regalo o a poco prezzo da persone che non possono più mantenere il proprio o che, per limiti agonistici o […]
Regalo un cavallo argentino poichè non riesco più a cavalcarlo per problemi di schiena e vederlo fermo mi piange il cuore mette solo su pancia e si scarnano i muscoli sarei più contento venisse usato in modo utile da voi, corredato di sella americana , darei anche un cospicuo numero di presse di fieno di quest’anno ( Magenta)
se ai ancora il cavallo mi puoi mandare qualche dettaglio in piu del cavallo
Ciao piacere Antonio io sarei interessato mi contatti pure 3775703438
Regalo cavallo che per un po di artrosi al collo non può essere montato bene come prima… vederlo fermo mi dispiace e sicuramente lui starebbe meglio in posti in cui può essere utilizzato e si sentirebbe anche più considerato… sono in provincia di Pisa per favore se potete aiutatelo…
Il cavallo è un angloarabo sauro e monta con redini all’inglese anche se io monto con sella americana. Ha un’indole tranquilla e instaura da subito un forte rapporto con altri cavalli. Ha 22 anni ma è ancora energico e ha tanta voglia di fare soprattutto quando è in presenza di altri cavalli. È alto 1,65/1,70 m circa. Io lo ho preso un anno fa e ha fatto con me solo passeggiate. Molto docile nel lavoro da terra e adora l’acqua. Non molto abituato nel lavoro in campo da solo ma buono nelle passeggiate soprattutto in compagnia di altri cavalli. Non ha paura di nulla e non fa cattiverie (non scalcia, non sgroppa, non si impenna).
grazie mille 🙂
Ciao
Ho un cavallo dressaggista ad alto livello ..che si è ferito al nodello dd.. E operabile ma ci vuole (min 3 mesi di box) e una lunga progressiva riabilitazione …poi il cavallo sarebbe riutilizzabile .E un cavallo eccezionale affidabile paziente dolce e affettuoso..sarebbe ideale x un ippoterapia .Sono disposta a farlo operare e regalarlo a condizione che qc di competente si occupi della sua convalescenza .e riabilitazione
Fatemi sapere se puo intetessare
Buonasera ho un Cavallo razza insanguinato francese, di età 14 anni. Purtroppo non posso più tenerlo perché impossibilitato economicamente. Sarei felicissimo se il cavallo potesse contribuire ad un scopo terapeutico, piuttosto che finire in macello. Spero vivamente in una vostra risposta. Cordiali saluti
Regalo un cavallo castrone di 5 anni bravissimo zona montegiorgio ex trottatore per esclusive passeggiate o compagnia
Ho bisogno ovviamente di un passaggio di proprietà al momento della ceditura
Per contatto scrivermi per mail